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Elio Corno ci lascia a 78 anni: calcio in lutto

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Elio Corno è morto: addio al noto giornalista, grande tifoso dell’Inter. A dare la triste notizia un suo collega di 7Gold.

Elio Corno, celebre giornalista sportivo e grande tifoso dell’Inter, ci ha lasciati all’età di 78 anni, un vuoto incolmabile nel mondo del calcio.

Elio Corno

Un Addio a una Voce Iconica

Nel mondo del giornalismo sportivo, Elio Corno era una vera e propria istituzione. Una figura che, grazie alla sua passione e dedizione, è riuscita a conquistare il cuore di molti, non solo tra i tifosi nerazzurri. Responsabile delle pagine sportive del Giornale e volto noto delle televisioni private, Corno ha saputo raccontare il calcio con una prospettiva unica, accompagnata da una brillante ironia e un acume raro. Chi non ricorda i suoi duetti con Tiziano Crudeli? Erano momenti di autentica complicità e passione sportiva.

Corno non era solo un giornalista; era un gentiluomo del mestiere, uno di quelli che entrava nelle case con la sua voce inconfondibile e il suo sorriso contagioso. La notizia della sua scomparsa è stata data dal collega Alberto Giambruno di 7Gold, emittente che spesso ospitava i suoi interventi. «La serata si chiude con una notizia che non avremmo mai voluto dare. Mai mai mai. Ci lascia Elio Corno. Un consigliere. Uno stimatissimo professionista. Un amico», ha detto Giambruno.

Elio Corno, Eterno Tifoso dell’Inter

La fede nerazzurra di Elio Corno era ben nota e ha colorato gran parte della sua carriera. Non era solo un semplice tifoso dell’Inter, ma un vero ambasciatore della passione per il calcio. I suoi articoli, le sue analisi e le sue apparizioni televisive erano intrise di un amore genuino per il gioco, un amore che riusciva a trasmettere a chiunque lo ascoltasse o leggesse.

Oggi, il mondo del calcio deve fare i conti con la perdita di un grande narratore, uno che sapeva rendere ogni partita un racconto avvincente. Elio Corno, con la sua penna affilata e il suo cuore nerazzurro, lascia un’eredità che difficilmente verrà dimenticata. E mentre ci salutiamo, possiamo solo dire: grazie, Elio, per aver reso il calcio un po’ più speciale per tutti noi.

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