La direzione arbitrale di Sozza nella finale di Supercoppa tra Inter e Milan riceve un severo 5 in pagella da La Gazzetta dello Sport.
Analisi degli episodi chiave
La finale di Supercoppa tra Inter e Milan, giocata a Riad, ha acceso la discussione non solo per le prestazioni in campo delle due squadre, ma anche per alcune decisioni arbitrali che non sono passate inosservate. La squadra guidata dall’arbitro Sozza è stata infatti criticata dalla Gazzetta dello Sport, che ha assegnato un 5 in pagella per la sua direzione di gara.
In particolare, il quotidiano sportivo ha evidenziato due episodi nel primo tempo che hanno lasciato l’amaro in bocca: mancavano, secondo loro, due cartellini gialli. Il primo sarebbe dovuto andare a Calhanoglu per un intervento su Musah, mentre il secondo a Theo Hernandez per un fallo su Dumfries.
Differenze di valutazione
Nel secondo tempo, il metro di giudizio di Sozza sembra essere stato incoerente. È stato considerato corretto il giallo a Mkhitaryan per un fallo su Leao, nonostante l’azione fosse stata avviata con un intervento di Morata su Asllani che avrebbe meritato una sanzione.
Inoltre, è stato evidenziato un altro momento controverso: Barella è stato ammonito per un intervento su Leao, mentre Thiaw non ha ricevuto alcuna sanzione per un fallo simile su Barella. Questa disparità di trattamento ha sollevato molte discussioni tra tifosi e commentatori.
Insomma, la finale di Supercoppa non ha deluso in quanto a emozioni e polemiche, confermando ancora una volta quanto il calcio sappia suscitare passioni e dibattiti infuocati.