Il peso di un cognome leggendario e le opinioni sul futuro del calcio milanese di Gian Felice Facchetti
Il confronto con una leggenda: essere il figlio di Giacinto
Essere il figlio di una leggenda come Giacinto Facchetti può sembrare un privilegio, ma, come racconta Gian Felice Facchetti in un’intervista a Il Giorno, non è sempre così semplice. Durante l’adolescenza, quando si cerca di capire chi si è e cosa si vuole diventare, il confronto con un padre così imponente può pesare parecchio. È facile sentirsi sotto pressione, quasi obbligati a compiere grandi imprese per essere all’altezza del nome. Gian Felice ha trovato la sua strada nel mondo del teatro, e oggi porta con orgoglio il cognome Facchetti, un pezzo importante della storia della sua famiglia.
Il nuovo San Siro: un’opportunità mancata?
Quando si parla del nuovo stadio di San Siro, Gian Felice non nasconde il suo disappunto. Secondo lui, la gestione della questione è stata problematica fin dall’inizio. Crede che la mancata ristrutturazione del Meazza rappresenti un’occasione persa per Milano. Guardando agli stadi europei, come il Bernabeu del Real Madrid, che ha beneficiato di un’importante ristrutturazione, Gian Felice si chiede se davvero le intenzioni degli investitori del nuovo San Siro rispecchino il bene della città e dei suoi abitanti. Una riflessione che invita a pensare al futuro del calcio e della comunità milanese.